COSE BUONE (E MENO BUONE) DAL MONDO (MATTEL)

comunque, alla fine anche un topic "frivolo" come questo, ha portato ad intavolare un piccolo arcano riguardante sempre il nostro beneamato ... e a prescindere dal fatto di condividere o no, è sempre interessante e costruttivo, confrontarsi con le proprie testimonianze sia che si trattai di ricordi che di prove certificate...

la mattel ci ha abituati che di certo non vi è mai nulla... e bisogna lasciare sempre uno spiraglio a tutte le ipotesi...

Livio... poi, non so quante volte te lo avrò chiesto, ma con la roba che hai tu, si potrebbe ricostruire dettagliatamente un decennio di storia del big jim....quindi rendici partecipi ti pregooooooooooooooooo..

Purtroppo, e dico purtroppo, hai ragione sul fatto che la Mattel (ma non solo) ci ha abituati a casini continui mettendo a volte accessori in base all'esigenza e disponibilità del momento. Non è questo il primo esempio.

Comunque, io ho in evidenza sugli scaffali di casa dei miei:
1) il mio Big-Jim 2264 dell'epoca, loose (la scatola non so che fine abbia fatto);
2) il mio Big-Jack scatola trapezoidale (la scatola è nell'armadio);
3) i tre GI Joe Polistil della prima serie con tanto di scatola originale;
4) diverse action-figures moderne.

I primi due sostano lì ormai da una vita, praticamente dal loro acquisto (mia mamma li spolvera però!).

A casa mia ho un Big-Jim 2264 con scatola repro del buon Fab ed altri tre GI Joe Polistil della prima serie con scatola originale (doppione di quelli a casa mia e triplone di quelli chiusi in armadio dell'intera collezione).

Come già detto una marea di volte purtroppo non ho modo di metterli in mostra, non ho spazio a casa mia e nemmeno a casa dei miei e quando mi capita di andarci sono sempre di corsa, perché purtroppo non abitano vicino casa mia.

Sicuramente il giorno che dovessi cambiare casa e crearmi uno spazio apposito sarà bello poter mettere tutto in mostra, sarei il primo ad esserne contento, ed allora non avrei problemi a piantare quattro foto.
Se avete visto quelle poche degli scatoloni che ho messo, potete notare che la mia cameretta a casa dei miei non sia nemmeno tanto ampia, tanto che messi i Fighting Furies per terra uno a fianco l'altro avevo già coperto la superficie calpestatile in larghezza. Le altre cose solitamente le fotografo o sul tavolo o sul letto (qualche volta tavolo della cucina).

Per farvi ridere, quando dovetti tirare fuori i Polistil per controllare se avessi finito la collezione, dovetti spostarmi su due stanze e corridoio

bene..allora ti auguro per la tua e nostra gioia di cambiare casa al più presto...

Soprattutto per la mia! Non hai idea di quanto spinga con la consorte per cambiar casa 'azzzzz

cercatore ha scritto:...certo, però, che fare le "pulci" ai cataloghi, è un esercizio da collezionisti, e sono d'accordo con voi, però darla addosso alla Mattel, come se fosse l'unica a fare certe cose, non è corretto. E ve lo dico, non perché sia un'azionista , bensì per fare una costatazione più seria da parte di chi, nel mondo commerciale c'è nato. Ora viviamo in un epoca dove esiste il CdC (codice del consumo), in cui la pubblicità ingannevole è perseguibile e va bene così. Ma i diritti dei consumatori e, quello sacrosanto, ad una fedele pubblicità, sono una conquista di fine secolo scorso. Fino a tutti gli ottanta, era corretto pubblicizzare, ad esempio, col nome cognac o rhum, una bevanda alcolica con quell'aroma, o chiamare cioccolato il surrogato. Per cui, dati questi parametri, vi lascio immaginare cosa fossero i cataloghi! Era uso diffuso, promuovere un qualcosa che somigliasse al prodotto finale, pertanto, la Mattel, con i cataloghi postati qui, non si è distinta, in quanto ad approssimazione.

Ti posso garantire per certo che anche oggi si può chiamare RHUM,RON,RUM una "bevanda spiritosa con gusto tale".
Te lo dico perchè la persona che ci ha tenuto una delle lezioni sui distillati al corso da sommelier ce lo ha spiegato chiaramente insieme ad altre nefandezze che a noi sfuggono leggendo distrattamente ed ignorantemente le etichette.

shadow ha scritto:a difesa di mamma Mattel, se guardate oggi i vari cataloghi dei premi del supermercato (quelli con i punti spesa) o quelli dei distributori di benzina o qualunque altro catalogo, c'e' scritto testualmente (anno 2016) l'oggetto mostrato potrebbe non corrispondere o avere subito delle modifiche.
percio' se io vedo il ferro da stiro con la manopola ergonomica, quello reale potrebbe averla liscia.
dunque tutto sto scandalo solo perche' una cinta è stata venduta nera e sul catalogo era marrone, non lo vedo.
non credo che una multinazionale come la mattel, potesse immaginare che anni dopo qualche "quasi cinquantenne" stressato/compulsivo gli avrebbe fatto le pulci.

La formula, anzi le formule che hanno imparato a stampare dopo aver preso evidentemente delle legnate sono più o meno queste:
S.E.& O. (salvo errori e omissioni)
La ditta non si assume responsabilità circa gli sbagli di stampa della tipografia.
E così si parano le chiappe.

La più normale usata è questa:
"Il prodotto raffigurato è precedente al rilascio e pertanto soggetto a modifiche".

Double.Trouble ha scritto:La più normale usata è questa:
"Il prodotto raffigurato è precedente al rilascio e pertanto soggetto a modifiche".

Non so se dalle altre parti funziona così ma noi siamo campioni di "paratura de chiappe proprie per poter solare altri".

Ormai in quasi tutti i paesi si usa...
Italians do it better e gli altri copiano!

Don't know of it already came up. But the sword of the Cozak in the catalogue of 1978 is not the one it sold with.

true....

Due Volti GH No. 9938: nel retro del box il disegno riporta la tuta con le maniche, e non smanicata,  sul personaggio GH

Di fregnacce ne han fatte su questa scatola,si vede che hanno modificato le immagini già in loro possesso,un'indecenza!

Dr.SEP ha scritto:Di fregnacce ne han fatte su questa scatola,si vede che hanno modificato le immagini già in loro possesso,un'indecenza!

Mica solo in questa anche nel big Jim GH